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Expo 2030: Roma ha presentato ufficialmente la candidatura
Presentata ufficialmente nel Padiglione Italia a Expo 2020 Dubai la candidatura di Roma a ospitare l’Expo 2030, avviata dal Governo e portata avanti dal Comitato promotore e da Roma Capitale. A illustrare il tema del progetto, “Persone e territori: rigenerazione urbana, inclusione e innovazione”, sono stati il sindaco della Capitale Roberto Gualtieri, il ministro degli […]
Presentata ufficialmente nel Padiglione Italia a Expo 2020 Dubai la candidatura di Roma a ospitare l’Expo 2030, avviata dal Governo e portata avanti dal Comitato promotore e da Roma Capitale.
A illustrare il tema del progetto, “Persone e territori: rigenerazione urbana, inclusione e innovazione”, sono stati il sindaco della Capitale Roberto Gualtieri, il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Luigi Di Maio e quello delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini, intervenuti in collegamento, il presidente del Comitato di candidatura Giampiero Massolo, il direttore generale del Comitato Giuseppe Scognamiglio, l’architetto Carlo Ratti e Paolo Glisenti, Commissario generale per l’Italia a Expo 2020.
Un nuovo modello di città: inclusivo, sostenibile, interconnesso
Il progetto di candidatura di Roma Expo 2030 propone un modo nuovo di promuovere la convivenza urbana, superando la tradizionale separazione tra centro e periferia. Entro il 2050 le metropoli ospiteranno i due terzi dell’intera popolazione mondiale: la relazione tra territorio e persone è quindi una delle più grandi sfide del nostro tempo.
Roma vuole essere il centro di questo nuovo modello di città: inclusivo, interconnesso, sostenibile e condiviso. A Roma tutti i Paesi partecipanti potranno dare il proprio contributo per individuare il modello di convivenza urbana del futuro.
Roma ha inoltre l’occasione imperdibile di coniugare Expo 2030 con un altro evento di respiro mondiale e di grande importanza spirituale, il Giubileo 2025, a cui già si sta preparando. Un’importante opportunità di sinergia per la realizzazione di opere e infrastrutture funzionali, pronte ad accogliere milioni di pellegrini, ottimizzando costi e risorse.
“La nostra idea cardine per Expo 2030 è quella di rinnovare il rapporto tra persone e territori – ha dichiarato il sindaco Roberto Gualtieri –. Roma è il luogo più adatto per ospitare un’Expo che si misuri con questo obiettivo. Innanzitutto, è una città unica che mostra la sua storia di migliaia di anni e dove l’evoluzione del rapporto tra persone e territorio è visibile nella stratificazione urbana. Daremo nuovamente prova della nostra capacità di reinventarci, con progetti come il nuovo piano di assetto dei Fori e dell’area archeologica centrale. In secondo luogo, la cintura verde di Roma è una delle più estese al mondo. Preserveremo e rafforzeremo questo tratto fondamentale della nostra identità per proiettarlo in una nuova idea di sviluppo urbano. Inoltre, Roma è un bastione della cultura e della scienza, che ospita università, centri di ricerca e accademie di rilievo mondiale. Realtà che saranno il cuore della nostra esposizione, anche grazie a progetti come il Rome Technopole, centro di riferimento internazionale per la formazione, la ricerca e il trasferimento tecnologico, e la “Città della Scienza”, multidimensionale ed altamente specializzata. Un altro pilastro fondamentale è quello della solidarietà e dell’inclusione, a cui la nostra Amministrazione sta riservando un impegno particolare, in linea con la nostra idea di città policentrica, basata sulla prossimità dei servizi, la cura e le relazioni tra le persone”.
A ospitare l’Expo sarà l’area di Tor Vergata
Il sito scelto per la candidatura è l’area di Tor Vergata. La scommessa del progetto è duplice: da un lato, ospitare le migliori idee su come ripensare la relazione tra persone e territori, rendendo l’evento mondiale un crocevia di intelligenze e avanguardie dell’innovazione. Dall’altro, concepire l’Expo come occasione per avviare un’imponente opera di rigenerazione urbana.
Non solo dell’area dell’Expo, ma di un intero quadrante di Roma, ricco di potenzialità nel suo mix di natura, storia e scienza. L’area sarà quindi un laboratorio aperto al contributo di tutti, in cui tracciare un nuovo modello di sviluppo del territorio.
“Lo spazio fisico delle nostre città è il luogo che può e deve aiutarci a rafforzare i valori della diversità e del dialogo – ha spiegato il consulente creativo per la visione strategica di Expo 2030, Carlo Ratti –. Roma può giocare un ruolo chiave in questo scenario, tracciando una strada per il futuro delle manifestazioni internazionali. Tramite Expo, possiamo trattare di innovazione e sostenibilità in modi concreti, sia durante la manifestazione, sia per quanto sarà lasciato in eredità alla città di Roma”.
Professore al Mit, direttore del Senseable City Lab, e fondatore dello studio di design e innovazione CRA Carlo Ratti Associati, grazie alla sua professionalità ed esperienza, Ratti rappresenta una figura in grado di coniugare relazioni tra architettura e tecnologia, innovazione e sostenibilità.
Scambio, accoglienza, integrazione culturale
Il logo della candidatura racchiude l’idea di un futuro che punta a unire le persone, abbracciandone le diversità e promuovendo lo sviluppo sostenibile dei territori in cui vivono. L’immagine di una porta, evoluzione di uno dei monumenti simbolo della Capitale, l’Arco di Costantino, come simbolo di accoglienza, scambio e integrazione di culture diverse. Un logo dinamico, che rappresenta uno dei caratteri distintivi della candidatura di Roma a Expo 2030 e mantiene la sua identità pur variando costantemente forma e colore.
Sarà infatti proiettato con un’animazione sia all’esterno che all’interno del Padiglione Italia presente a Dubai e, nel corso della candidatura, sarà più di un semplice oggetto grafico; per la prima volta nella storia delle esposizioni universali, infatti, il logo di un’Expo diventa un NFT (non-fungible token) ed è salvato sulla blockchain. Un pezzo unico di arte digitale che ci accompagna verso un futuro sostenibile, digitale e connesso.
Tutti i dettagli sulla candidatura sono illustrati sul sito www.romeexpo2030.com/