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Il Piano che fa rinascere i borghi
“Ventuno borghi straordinari torneranno a vivere. Un meccanismo virtuoso voluto da dal ministero della Cultura ha portato le regioni a individuare progetti ambiziosi che daranno nuove vocazioni a luoghi meravigliosi. Sul PNRR dobbiamo correre, c’è un cronoprogramma stringente e lo stiamo rispettando”. Così il ministro della Cultura, Dario Franceschini, intervenendo alla presentazione del Piano Nazionale […]
“Ventuno borghi straordinari torneranno a vivere. Un meccanismo virtuoso voluto da dal ministero della Cultura ha portato le regioni a individuare progetti ambiziosi che daranno nuove vocazioni a luoghi meravigliosi. Sul PNRR dobbiamo correre, c’è un cronoprogramma stringente e lo stiamo rispettando”.
Così il ministro della Cultura, Dario Franceschini, intervenendo alla presentazione del Piano Nazionale Borghi.
Previsto dal PNRR, il Piano Borghi è stato messo a punto per creare una crescita sostenibile e di qualità e distribuirla su tutto il territorio nazionale. L’idea – ha spiegato il Ministro – è stata poi sviluppata attraverso un confronto con le Regioni, l’Anci e il Comitato Borghi.
Alle Regioni è stato chiesto di scegliere un borgo all’interno del proprio territorio con queste caratteristiche che adesso verrà finanziato con 20 milioni di euro. I progetti non riguarderanno solo il recupero del patrimonio storico artistico ma anche l’individuazione di una vocazione specifica e su questo punto le Regioni hanno messo in atto dei meccanismi virtuosi e scelto una progettazione complessiva. Le potenzialità della rete e della banda larga renderanno questi borghi luoghi di possibile lavoro.
“È una grande sfida – ha concluso Franceschini – e credo che sia solo l’inizio: se questo meccanismo funzionerà e questi luoghi rifioriranno e si ripopoleranno, credo che non ci si fermerà più”.
Piano Borghi: i 21 progetti selezionati dalle Regioni
La prima linea, alla quale sono stati destinati 420 milioni di euro, è finalizzata al rilancio economico e sociale di borghi disabitati o caratterizzati da un avanzato processo di declino e abbandono.
Ciascuna Regione o Provincia autonoma ha esaminato le candidature proposte dalle varie realtà territoriali e individuato il progetto pilota – con relativo borgo – a cui indirizzare l’investimento di 20 milioni di euro, per un totale di 21 interventi su tutto il territorio nazionale. Le risorse saranno utilizzate per l’insediamento di nuove funzioni, infrastrutture e servizi nel campo della cultura, del turismo, del sociale o della ricerca.
“Rocca Calascio Luce d’Abruzzo”
Il progetto prevede il restauro e la conservazione del sito di Rocca Calascio (AQ) insieme alla realizzazione di un albergo diffuso nei palazzi chiusi e semi abbandonati, di un’area per il campeggio e la sosta dei cavalli lungo il percorso dell’Ippovia e di alcuni servizi elementari totalmente mancanti. Quest’ultimo aspetto è tra quelli che incidono di più nell’invertire il processo di spopolamento, fine ultimo del progetto.
Monticchio Bagni
Grazie un progetto a cui stanno collaborando il Dipartimento per le Culture Europee del Mediterraneo e la Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell’Università di Basilicata, insieme alla Direzione Regionale Muse, il borgo di Monticchio Bagni, nel comune di Rionero in Vulture (PZ) si propone di attrarre residenzialità a medio termine attraverso l’insediamento di attività didattiche e di ricerca, iniziative di scambi internazionali, laboratori, spazi di co-working e incubazione di start-up innovative, stimolate anche dai recenti fenomeni del south-smartworking e del nomadismo digitale. L’attrattività sarà inoltre potenziata da micro-infrastrutture per il tempo libero.
“Gerace, porta del sole”
Il comune di Gerace (RC) verrà interessato da interventi in grado di incidere sul recupero del patrimonio culturale e sul miglioramento della sua fruizione e accessibilità, facendo sì che la cultura del luogo divenga una ricchezza condivisa, e dalla realizzazione di strutture e servizi capaci di rendere il borgo attrattivo, attento ai bisogni sia della comunità che del visitatore. Saranno attuati interventi di carattere digitale insieme al recupero di edifici storici, che diventeranno parte di un itinerario culturale e al contempo contenitori di servizi in grado di rivitalizzare il borgo.
“Sanza: il borgo dell’accoglienza”
Elemento centrale del progetto è un sistema di albergo diffuso situato nel borgo antico del comune di Sanza (SA) con camere e servizi dislocati in diversi edifici, in modo da garantire gli assi portanti del progetto:
- accoglienza turistica;
- residenza e spazi laboratoriali;
- residenze d’artista;
- residenza e spazi per terza età.
Un luogo pensato anche per il creative social coworking, con lo sviluppo di progetti imprenditoriali che ospitino professionisti in un ambiente che non è solo lavorativo ma anche comunitario. Nell’ottica della sostenibilità, specifiche linee guida renderanno il progetto a basso impatto ambientale, regolando il riciclo eco-compatibile dei rifiuti urbani e il recupero delle acque piovane.
“Da Campolo l’Arte fa scola”
Il borgo di Campolo, nel comune di Grizzana Morandi (BO), verrà interessato dalla creazione di un nuovo sistema territoriale che metta in relazione il carattere residenziale, rigenerato nella sua attrattività verso le giovani generazioni, con nuove funzioni in ambito culturale e turistico che interesseranno anche il vicino nucleo culturale della Rocchetta Mattei.
Verranno realizzati interventi di restauro di beni pubblici e privati vincolati e avviate start-up culturali, tra cui la Scuola di Alta Formazione Edile e del Restauro di Campolo, la Casa delle Arti nel compendio del Palagio e gli Studi per attività cinematografiche e audiovisive.
“Mille anni di storia al centro dell’Europa: Borgo Castello crocevia di popoli e culture”
Borgo Castello, nel comune di Gorizia, verrà interessato da un progetto di rigenerazione urbana per implementarne la riqualificazione degli spazi, con interventi volti, da un lato, alla rigenerazione culturale, sociale ed economica capaci di migliorare l’attrattività dell’area e favorire l’insediamento di nuove attività produttive sensibili al contesto locale e ai nuovi residenti, e, dall’altro lato, a rendere fruibili quattro nuovi contenitori che saranno a disposizione degli attori culturali locali.
Viste le potenzialità attrattive dell’area e stante l’approssimarsi del 2025 che vedrà Borgo Castello fulcro di tutte le iniziative per Gorizia Capitale Europea della Cultura 2025, il progetto risponde alla necessità di avviare sin d’ora il processo di rigenerazione urbana in vista di questo importante appuntamento.
“Trevinano Ri-Wind”
Il borgo di Trevinano, nel comune di Acquapendente (VT), intende tracciare una possibile rotta verso uno sviluppo economico che preservi e valorizzi l’attuale capitale sociale e culturale.
Il concetto di rewind sottende una tensione alla rigenerazione, grazie a modelli di sviluppo che si adattano alla microeconomia di un piccolo borgo e trasformano i consumatori in fruitori.
L’acceleratore di questi processi è la Cooperativa di Comunità, condivisa e realizzata dagli abitanti stessi del borgo, che mira a un nuovo modello di aggregazione sociale, per rispondere ai fabbisogni emergenti in tema di welfare, di sviluppo sostenibile, di miglioramento della qualità di vita e del contesto naturalistico, paesaggistico e ambientale.
“Ricordare il passato per ricostruire il futuro”
Il progetto di rigenerazione del Borgo Castello, nel comune di Andora (SV), mira al recupero strutturale e funzionale del patrimonio storico e rurale e del paesaggio naturale e agricolo storico per rispondere alla volontà di sperimentare una nuova visione di turismo culturale in ottica sostenibile e avvalendosi delle nuove tecnologie smart. Quattro gli interventi chiave:
- la riqualificazione del nucleo centrale del Castello con la creazione di un polo espositivo;
- la creazione di un giardino botanico con piante rare e di origine antica ed esotica;
- un percorso archeologico e storico, sia fisico che virtuale, attraverso gli spazi recuperati;
- la realizzazione di un parco agricolo esperienziale con il recupero di antiche attività della tradizione rurale e artigianale locale.
“Borgo Cre_attivo”
Attraverso il rafforzamento del tessuto produttivo e l’offerta di servizi ai cittadini, il borgo di Livemmo, nel comune di Pertica Alta (BS), attiverà dinamiche di insediamento di nuove imprese che possano riflettere l’identità locale, ma anche apportare nuove conoscenze che permettano di innescare dinamiche di collaborazione e di fiducia.
Quattro gli assi strategici:
- Arte e Cultura, con la creazione di residenze d’artista, la realizzazione di un festival internazionale, la valorizzazione di un forno fusorio tradizionale e la creazione di un museo;
- Natura e Ospitalità, con la realizzazione di un bike-point, la sistemazione di sentieri e ciclovie, la realizzazione di aree attrezzate per tempo libero e famiglie;
- Produzioni Locali, con la facilitazione del raggiungimento delle malghe attraverso sentieri ciclopedonali e la realizzazione di una bottega;
- Servizi alla Comunità, con telemedicina, installazione di caldaia a biomassa, connettività, apertura di bandi per l’insediamento di start up e famiglie, incentivi alla ristrutturazione di immobili di proprietà privata.
“METROBORGO – Montaltolab – Presidio di civiltà future”
Nove cantieri di progetto per il recupero di edifici di grande valore storico culturale da destinare a nuove funzioni:
- dall’archivio storico alle micro-installazioni e pillole narrative nei punti chiave del borgo;
- dal museo del territorio e dei borghi agli spazi associativi ed espositivi;
dal patrimonio immateriale dell’artigianato tradizionale e creativo alla riattivazione del Teatro di Sant’Agostino.
Questa la strategia di rilancio di Montalto delle Marche (AP), destinato a divenire HUB di civiltà, centro di elaborazione di politiche di sviluppo sostenibile, collettore di esperienze locali, nazionali e internazionali che ispirino progetti replicabili nell’intero Paese.
“Pietrabbondante, un angolo di mondo tra cielo e terra”
Il comune di Pietrabbondante (IS) verrà interessato dall’attuazione di strategie e interventi che consentano alle comunità locali dell’intero comprensorio Alto Molisano di beneficiare di una ricaduta sul tessuto economico e sociale grazie alla valorizzazione dello straordinario patrimonio archeologico del “Santuario italico” di epoca sannita.
Sei gli obiettivi specifici:
- riqualificazione della struttura insediativa del borgo;
- potenziamento della fruibilità fisica e digitale del sito archeologico sannita e del museo;
- creazione di servizi di accompagnamento alla valorizzazione del sito archeologico e del museo;
- sviluppo della destinazione turistica;
- realizzazione di interventi a sostegno della popolazione e delle imprese
- sviluppo della mobilità intercomunale.
“ALAVETZ! Agachand l’avenir de Elva – SU, AVANTI! Guardando l’avvenire di Elva”
Il progetto sostiene e promuove un piano di rinnovamento degli spazi del comune di Elva (CN) e delle funzioni da esso ospitate, proponendo interventi e interazioni che possano attivare nuovi processi di rigenerazione culturale sociale ed economica a favore del contesto comunale.
Gli interventi compresi nel progetto prevedono la creazione di un Centro Studi di Apicultura e di una Scuola di pastorizia, oltre a un Osservatorio Astronomico e a un Centro di Saperi Tradizionali delle tradizioni alpine e una foresteria. Verrà inoltre realizzato un Museo Immersivo, ristrutturato un rifugio, installata una rete di riscaldamento a biomassa e valorizzata la rete di sentieri e percorsi.
“FUTURE IN THE PAST – La rinascita del rione Fossi di Accadia”
Il progetto di rigenerazione del borgo “Rione Fossi”, nel comune di Accadia (FG), promuove un sistema integrato di investimenti sul patrimonio culturale, naturalistico e abitativo, allo scopo di definire e implementare una nuova matrice di sviluppo con l’attivazione di nuove economie, funzionali a dinamiche di ripopolamento rivolte da un lato a operatori economici, artisti del contemporaneo, nuovi occupati nelle attività economiche pensate per accrescere l’attrattività del Borgo in modo duraturo, e dall’altro ai turisti e ai fruitori delle stesse attività che saranno avviate.
I diversi interventi prevedono:
- il recupero e la valorizzazione del patrimonio culturale;
- il recupero di unità residenziali pubbliche;
- incentivi per le nuove localizzazioni di imprese creative o legate al turismo esperienziale;
di valorizzazione turistica e culturale, con la musealizzazione del “parco dei ruderi” e degli ipogei, un concorso internazionale di arte contemporanea, residenze d’artista, blues festival.
“Dove la natura incontra l’arte”
Il rilancio del comune di Ulassai (NU) coniuga il rafforzamento della consapevolezza nella popolazione locale dell’unicità del patrimonio artistico di Maria Lai e di quello ambientale-paesaggistico dei Tacchi, attuando una contaminazione costante tra la popolazione locale e i residenti temporanei nazionali e internazionali.
La proposta si sostanzia in 38 iniziative che prevedono interventi nei settori della ricettività turistica, del sostegno all’economia, dei servizi per gli sport all’aria aperta, della mobilità elettrica, della valorizzazione del patrimonio naturale, culturale e artistico, del presidio del territorio, dell’organizzazione di eventi culturali e dell’animazione territoriale.
L’innovazione digitale è la direttrice trasversale a tutti gli interventi per trasformare e proporre Ulassai come una smart community. Diversi interventi sono poi dedicati ai giovani e alle famiglie, con azioni sulle scuole e sull’offerta educativa.
“Cunziria 4.0 – Oltre il Borgo”
La strategia di rigenerazione del borgo abbandonato della Cunziria, nel comune di Vizzini (CT), nucleo storico legato all’attività della concia e alla figura di Giovanni Verga, è pensata come azione di sviluppo locale mirata allo sviluppo dell’area del vizzinese e delle aree limitrofe. La proposta si sostanzia in diversi punti che prevedono:
- la riqualificazione fisica del borgo;
- la riqualificazione funzionale di diversi edifici con la realizzazione del centro di documentazione e museo Veghiano, di una biblioteca, un centro congressi, un’arena diffusa, un centro ricerca e scuola di teatro, un museo sull’attività della concia, un hub di ricerca sulla produzione della concia;
- la rivitalizzazione del borgo con il ripopolamento semistanziale;
- la creazione di nuove forme di occupazione;
- la creazione di un polo di attrazione culturale.
Castelnuovo in Avane
Il recupero e la rigenerazione del Borgo di Castelnuovo in Avane, nel comune di Cavriglia (AR), passa attraverso l’individuazione di nuove destinazioni d’uso, oltre a quella museale, e con l’insediamento di attività turistico ricettive secondo il modello dell’albergo diffuso, che concorreranno in maniera determinante a un incremento occupazionale.
Tra le iniziative previste:
- il completamento del Museo delle Miniere e del Territorio (MINE),
- il recupero di edifici storici per la realizzazione di residenze per artisti, di un complesso turistico ricettivo, di botteghe artigiane, di social-housing e degli spazi urbani interni al borgo,
- la realizzazione di reti tecnologiche di servizio.
“Cesi porta dell’Umbria e delle meraviglie”
Il progetto considera Cesi, nel comune di Terni, come un borgo-territorio, riprendendo il concetto delle antiche città umbre della protostoria, le cosiddette touta, che includevano l’intero territorio sul quale si stabiliva una comunità.
Le attività riguarderanno diversi ambiti: sport e turismo, ricettività e residenzialità, il settore del commercio, dell’artigianato e quello agroalimentare, sociale e cultura, viabilità e collegamenti, beni culturali, collaborazione pubblico-privato, campus e centri studi, connettività, comunicazione eventi e promozione.
“Fontainemore Borgo Alpino”
L’intervento rafforza il valore delle risorse che già operano nel territorio del comune in provincia di Aosta, per sviluppare sinergie e nuove opportunità tra i professionisti.
Verrà realizzato un polo dedicato alla promozione della filiera agroalimentare locale e creato un centro di eccellenza agroalimentare (Convivium) composto dalle aziende del settore agricolo, lattiero caseario, dell’allevamento e della trasformazione dei prodotti alimentari.
Sarà recuperata e restaurata l’antica casa parrocchiale, convertita a destinazione alberghiera. Verranno predisposti percorsi pedonali storici e sarà valorizzata l’intera filiera castanicola così come quella della toma di Gressoney.
Si potenzieranno le infrastrutture di telecomunicazione e della connettività a vantaggio dei lavoratori da remoto e delle imprese.
Recoaro Terme
Il rilancio del comune di Recoaro Terme (VI) passa per il recupero degli immobili del compendio termale, per il restauro di edifici caratteristici del borgo cui viene assegnata funzione di aggregazione sociale e culturale e per la realizzazione di un polo formativo specializzato sui temi del termalismo.
Tra gli obiettivi del progetto:
- l’attivazione del complesso termale come nuovo polo del benessere,
- l’intervento sugli edifici liberty del borgo,
- l’inserimento delle Piccole Dolomiti tra le mete del turismo montano sostenibile,
- l’arresto del declino demografico.
La dimensione digitale degli interventi si concretizza nella creazione di spazi di coworking, nella fruizione del borgo attraverso strumenti digitali, nella dotazione di Villa Tonello di una piattaforma integrata a sostegno dei programmi di formazione, nella dotazione di tecnologie digitali nei luoghi recuperati della cultura.
“La forza della minoranza: rinascita di un borgo di matrice germanica a sud delle Alpi”
Il progetto costruisce un percorso di sviluppo in grado di innescare un processo di rigenerazione complessivo del comune di Palù del Fersina (TN) finalizzato a contrastare i fenomeni di progressiva marginalizzazione che hanno interessato l’area negli ultimi decenni, a partire dalla valorizzazione del principale attributo identitario del borgo: l’essere minoranza linguistica di lingua mochena.
Obiettivi del progetto sono:
- valorizzazione della Matrice Identitaria Mochena,
- creazione di percorsi di sviluppo economico,
- miglioramento della qualità della vita della comunità.
Verranno predisposti strumenti e sistemi di ospitalità e di residenzialità innovativi, realizzato un ecosistema green, valorizzate le fonti energetiche rinnovabili, creati spazi comunitari e di aggregazione.
Rilancio del comune di Stelvio
Il rilancio del comune di Stelvio (BZ) passa attraverso la realizzazione di diversi progetti socio-culturali e socio-economici:
- la ristrutturazione ecologica delle case più antiche, per scopi abitativi e per la realizzazione di un albergo diffuso;
- la progettazione di un negozio di paese multifunzionale;
- il coinvolgimento dell’agricoltura con la coltivazione di terreni abbandonati e lo sviluppo di prodotti a Km zero;
- la promozione di iniziative culturali;
- la realizzazione di residenze per artisti, spazi di coworking e residenze per anziani;
- la creazione di una biblioteca e di un Museo diffuso;
- il rafforzamento delle attività artigianali attraverso i mercati e il supporto nello sviluppo dei prodotti.
Verranno realizzati un impianto di irrigazione per le coltivazioni circostanti e il restauro di due sentieri campestri e di un ponte di legno per rendere coltivabili i terreni agricoli soprastanti il borgo.
1.800 proposte presentate dai Comuni
La seconda linea d’azione mira invece alla realizzazione di progetti locali di rigenerazione culturale di almeno 229 borghi storici, integrando obiettivi di tutela del patrimonio culturale con le esigenze di rivitalizzazione sociale ed economica, di rilancio occupazionale e di contrasto dello spopolamento.
Circa 1.800 sono state le candidature presentate dai Comuni, in forma singola o aggregata – fino a un massimo di 3 Comuni – con popolazione residente complessiva fino a 5.000 abitanti, per poter disporre dei 380 milioni di euro previsti dal Piano. L’importo massimo del contributo sarà di circa 1,65 milioni di euro a borgo.
I Comitati tecnici istituiti dal Ministero della Cultura valuteranno la coerenza delle proposte progettuali con i processi e le tempistiche attuative del PNRR; l’istruttoria si concluderà entro maggio 2022 con l’assegnazione delle risorse al soggetto attuatore individuato da ogni singola proposta.
Verrà in seguito indetto un nuovo bando che assegnerà 200 milioni di euro alle imprese che svolgeranno attività culturali, turistiche, commerciali, agroalimentari e artigianali nei Comuni facenti parte della seconda linea di azione.