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In Piemonte la VI Conferenza mondiale del turismo enologico
Sarà il Piemonte, in particolare il cuore dei paesaggi vitivinicoli di Langhe Roero e Monferrato dichiarati dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, ad ospitare la VI Conferenza mondiale del turismo enologico nel settembre 2022. L’anfora simbolo dell’evento promosso da Unwto, organizzazione del turismo delle Nazioni Unite, è stata consegnata nelle mani del presidente e dell’assessore al Turismo della […]
Sarà il Piemonte, in particolare il cuore dei paesaggi vitivinicoli di Langhe Roero e Monferrato dichiarati dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, ad ospitare la VI Conferenza mondiale del turismo enologico nel settembre 2022.
L’anfora simbolo dell’evento promosso da Unwto, organizzazione del turismo delle Nazioni Unite, è stata consegnata nelle mani del presidente e dell’assessore al Turismo della Regione Piemonte, Alberto Cirio e Vittoria Poggio, nel corso della quinta edizione della manifestazione, che si è svolta a Reguengos de Monsaraz, in Portogallo.
Il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, ha parlato di una grandissima occasione non solo per il Piemonte ma per tutta l’Italia e ha annunciato che, in accordo con la Regione Piemonte, verrà messo a punto un percorso condiviso con tutte le altre Regioni italiane, per un confronto su come fare di questa opportunità un volano per il turismo. Ha poi ribadito che il nostro Paese ha potenzialità enormi, ma deve organizzarsi meglio per farle conoscere in tutto il mondo.
L’evento – ha sottolineato il presidente Cirio – si svolgerà nell’area dove si producono i vini che ci rendono orgogliosi e rispettati nel mondo, lo stesso rispetto che si deve avere verso i contadini, senza i quali non ci sarebbe il vino. Ecco perché l’anno prossimo in Piemonte si parlerà di sostenibilità, di rispetto dell’ambiente e delle persone, e soprattutto di territorio. La Regione vuole fare la sua parte – ha ribadito Cirio – in sinergia con le diverse anime di questo settore, per continuare a far crescere la forza del vino piemontese, che produce ricchezza e posti di lavoro.
L’assessore regionale al Turismo ha dal canto suo evidenziato che la manifestazione rappresenterà una grande opportunità in chiave di sviluppo rurale e turistico, perché il Piemonte ha 45.000 ettari di vigne, 49 vini Doc e Docg con un giro d’affari solo per l’export di un miliardo di euro e oltre 550.000 fruitori del turismo enogastronomico. Ci sono quindi tutti gli elementi e le potenzialità per dare valore allo sviluppo rurale del territorio e intercettare altre presenze turistiche.
Il vino in Piemonte: un’eccellenza anche in chiave turistica
Quasi 45.000 ettari di vigneto e 49 vini tra Doc e Docg. Un settore che coinvolge 18.000 aziende agricole, 280 imprese e 54 cantine cooperative. Oltre 2,2 milioni di ettolitri di vini all’anno, di cui il 60% esportato, per un valore dell’export di circa 1 miliardo di euro.
Ogni anno le colline del vino e del gusto del Piemonte sono visitate da 550.000 turisti che arrivano da ogni parte del mondo, per un totale di 1,6 milioni di pernottamenti. Il turismo enologico è un settore in costante crescita, che rafforza anche l’eccellenza gastronomica italiana. Da quella più semplice della tradizione a quella più ricercata.
In particolare il Piemonte vanta 46 chef stellati e circa 24.000 ristoratori attivi, con un gradimento complessivo, da parte dei turisti, di quasi 91 punti su 100 rilevati dalle recensioni online.