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Osservatorio Touring sul turismo scolastico a cura del Centro Studi TCI – terza parte
In generale, le strutture ricettive più utilizzate per le gite scolastiche sono ancora gli alberghi: in particolare, per le scuole superiori gli hotel sono indicati dall’82% dei rispondenti, mentre per le scuole di primo grado il dato scende al 72%. Tra le altre opzioni, si segnalano gli ostelli, probabilmente per contenere i costi, e, per […]
In generale, le strutture ricettive più utilizzate per le gite scolastiche sono ancora gli alberghi: in particolare, per le scuole superiori gli hotel sono indicati dall’82% dei rispondenti, mentre per le scuole di primo grado il dato scende al 72%. Tra le altre opzioni, si segnalano gli ostelli, probabilmente per contenere i costi, e, per le superiori di primo grado, i villaggi turistici che forse rispondono meglio all’esigenza di sicurezza per studenti più giovani. Infine, i soggiorni in famiglia, citati nella categoria “altro”, sono scelti perlopiù dagli istituti superiori di secondo grado in occasione di soggiorni all’estero.
Il punto di vista degli studenti
Una volta analizzato il punto di vista dei docenti, l’Osservatorio Touring sul turismo scolastico si è concentrato sul parere degli studenti al fine di raccogliere le opinioni sul ruolo che riveste la gita nell’immaginario dei giovani. Per i ragazzi è percepita come un momento di svago: lo dichiara oltre un terzo degli intervistati con un’incidenza maggiore di studenti delle superiori rispetto a quelli delle medie. Solo in secondo luogo il viaggio di istruzione viene visto come un’occasione per conoscere e imparare.
A coloro che sono andati in gita è stato chiesto se gli insegnanti avessero preparato la classe al viaggio: la maggior parte degli intervistati ha risposto in modo affermativo. Nello specifico, quali sono gli strumenti didattici più utilizzati? La lezione frontale risulta la più citata, ma, nel caso degli studenti delle scuole superiori, la percentuale di coloro che reperiscono informazioni su internet è comunque elevata. Lo scambio informativo tra pari sembra più frequente alle superiori, probabilmente anche per la maggior “esperienza di viaggio” rispetto agli studenti delle medie.
Le spese extra
Il costo che i ragazzi devono affrontare per andare in gita non è solo composto dal prezzo del pacchetto, ma anche dalle spese extra: per questo motivo è stato chiesto di indicare orientativamente anche i costi affrontati una volta giunti in loco. Gli studenti delle scuole superiori indicano un cifra media intorno a 50 euro, in diminuzione rispetto a quanto rilevato l’anno scolastico precedente (90 euro). Inferiore è la spesa per gli extra dei ragazzi delle medie che vanno in gita, anch’essa in calo rispetto all’anno precedente: da 50 euro dell’a.s. 2011/2012 passa a circa 24 euro.
La gita ideale
Anche dal punto di vista dei ragazzi la gita ideale si conferma il tour culturale: le restanti risposte si dividono in numero uguale tra le opzioni “vacanza sulla neve”, “in barca a vela” e “in un parco naturale”. Cosa piace della gita. Ai primi posti, per tutti gli studenti, si trovano aspetti ludici come lo stare con gli amici e la possibilità di girare senza i professori, conoscere i ragazzi del posto, andare per locali e fare shopping. Tra le attività che piacciono meno, invece: stare a lungo sul pullman, alloggiare presso famiglie e visitare un luogo già visto in altre occasioni. Nello specifico, i ragazzi delle scuole superiori sembrano più interessati a sperimentare cibi locali e parlare lingue straniere, mentre i ragazzi delle medie indicano come preferenza lo “stare con gli amici”. Il soggiorno in famiglia, che rappresenta una novità delle gite degli ultimi anni, non sembra essere, però, un’opzione particolarmente apprezzata, in special modo dagli studenti delle medie.